L’uscita odierna per gli Official Live è dedicata al Working on Dream Tour e si tratta del concerto del 4 maggio 2009 al Nassau Veterans Memorial Coliseum di Uniondale.
Il tour è cominciato da circa un mese e all’inizio di questo anno Bruce e la band si erano esibiti durate l’half-time show per il Superbowl in quel di Tampa. Furono quindi minuti di rara potenza che, vista anche la plasticosa recente esibizione di Shakira e J-Lo nello stesso contesto, lasciano ancora oggi a bocca aperta.
La serata di Nassau offre l’opportunità a Max Weinberg di riprendere il suo posto alla batteria per l’intera performance. Suo figlio Jay era stato arruolato per sostituirlo in questo tour essendo Mighty Max impegnato quotidianamente come direttore della band nel The Tonight Show di Conan O’Brien. Proprio la presenza di Max potrebbe essere uno dei motivi che rendono potente questo show con una giusta miscela di materiale recente, graditi ritorni e alcune vere sorprese.
La prima parte dello show è lanciatissima fino alle “richieste dal pubblico”. Il rito dei cartelli alzati soprattutto nelle prime file con le richieste di brani, a volte banali ma altre decisamente inconsuete, è diventato una consuetudine proprio in questo tour. Bruce pare divertirsi molto e ne ha fatto un momento previsto e atteso in ogni concerto anche se ovviamente non tutto è improvvisato.
La prima richiesta concessa è di un certo livello. “Expressway to Your Heart” un brano dei Soul Survivors del 1967 scritto dal leggendario team di autori musicali Kenneth Gamble e Leon A. Huff, mai eseguita prima dalla band. In realtà il brano era stato provato durante il soundcheck il che aiuta a capire perché, pur essendo la prima volta dal vivo, la loro esibizione è così dannatamente buona.
Nella sezione richieste vanno annoverate anche una rara “For You” full band, la tour premiere “Rendezvous”, “Night” e nel finale di show anche la classica “Rosalita (Come Out Tonight)”.
Nella scaletta da segnalare anche l’interessante esecuzione di “The Wrestler”, quasi autobiografica alla luce delle recenti esibizioni a Broadway, e una ormai dimenticata e poco apprezzata “Kingdom of Days” in coppia con Patti al microfono.
La sola presenza del sax di Clarence al suo ultimo tour, in tutti i brani ma soprattutto con il solo in “Jungleland”, aggiungono un’emozionate interesse per questa registrazione.