di Simone Paglialunga.
There is a party, everyone is there
Everyone will leave at exactly the same time
It’s hard to imagine that nothing at all
Could be so exciting, could be so much fun
Heaven, heaven is a place, a place where nothing, nothing ever happens
(Talking Heads)
Le aspettative erano altre e probabilmente appannate dal desiderio di vedere qualcosa che non è giusto mostrare… Quando pensi ad un viaggio, lo immagini in un certo modo e nel farlo ti accorgi poi che non è come l’avevi immaginato. Non è, ne meglio, ne peggio, è semplicemente diverso… Questo è quello che mi è accaduto con la visione di “Western Stars – Il film”, tanto da rimanerne in parte deluso subito dopo la proiezione. Ma l’ennesimo capitolo del racconto springsteeniano ha bisogno del suo tempo per lavorarti nell’intimo e nell’anima, come del resto l’omonimo disco e un paio di giorni sono bastati a dissipare le mie remore e a riparare le mie aspettative non confermate.
Mi ha sorpreso di nuovo, a suo modo e probabilmente sempre in modo analogo. Da un film che narra di storie e personaggi così ben tratteggiati e proprio perché film, mi aspettavo di vedere questi vivere sullo schermo, ma il Bruce cinefilo, sa benissimo che dar loro corpo e voce, al di fuori del suo racconto, sarebbe stato rischioso e quantomai banale. QUINDI???
Rimette a posto un vecchio fienile, ne trasforma una parte in un club bar, ci conduce una trentina di nuovi musicisti, quattro tavoli con pochi intimi e:
Abbiamo provato per alcune settimane a suonare l’intero album live prima di filmarlo. Fino ad ora ci hanno ascoltato soltanto gli animali che ci vivono… Entrate a dare un’occhiata e restate con noi
Credo fossero queste le parole che ha usato all’inizio del film; comunque questo nella sostanza e questo quello che ricordo….
Suona con la band l’intero album e lascia a Thom Zimny il compito di filmare racconto e narratore. Introduce i brani con brevi riflessioni riguardanti ogni capitolo del suo viaggio interiore, ed immagini evocative di vecchi reel alternate al suo sguardo pensieroso in macchina, o mentre cammina su strade deserte. Le immagini evocano i suoi pensieri, mentre il racconto cantato narra le storie di altri loosers, fuori tempo massimo con le occasioni della vita, in un locale molto speciale… Questo è “Western Stars – Il film”… e scusate se è poco.
Evocare è meglio che mostrare, perché non inficerà l’immaginazione degli spettatori… Usa il cinema per avvicinarsi ancora di più ai suoi interlocutori, lasciandoli liberi di dare volti, voci e scenari alle sue storie.
Racconti da bar, dove ci affabula con le sue storie alla distanza intima di un primo piano, come se fossimo lì, a gustarci un drink con lui, nel locale cinematografico del nostro immaginario… L’unica distanza che tutti i fans vorrebbero raggiungere almeno una volta nella vita.
Ci hai spiazzato per l’ennesima volta, portando tutti i presenti nella Sala Sinopoli, dell’ Auditorium di Roma, per un’ora e mezza nel tuo club costruito in un fienile. Mannaggia a te vecchio impostore…