“Rhinestone Cowboy” è l’unico inedito contenuto nella colonna sonora pubblicata ieri 25 ottobre del docufilm dedicato all’album “Western Stars”. Questa versione dell’album è stata registrata integralmente in presa diretta, senza pubblico con l’ausilio di un orchestra, nel fienile della tenuta di Springsteen in New Jersey. Le riprese filmate sono state curate alla regia dallo stesso Springsteen e dal fidato Thom Zimny.
Sia l’album che il docufilm si chiudono con la cover di un brano reso popolare da Glen Campbell negli anni ’70: “Rinestone cowboy” Musicalmente un classico pop-rock orchestrale molto in voga negli anni ’70, con un suono che ha ispirato tutto l’album “Western Stars” e con un testo perfetto per Springsteen che ben si adatta in questo contesto essendo la storia di un uomo di spettacolo che vuole tornare sotto il cielo incontaminato delle praterie, dopo avere passato molto tempo tra le luci della città. “E’ una canzone che ho sempre amato e stava alla perfezione alla fine del film” ha sottolineato Bruce.
La canzone nella sua versione originale arrivò al primo posto delle classifiche americane nel ’75. In realtà fu scritta l’anno prima da Lenny Weiss ma non ebbe una fortuna immediata. L’autore la incluse nel suo disco “Black and Blue Suite” ma il successo arrivò quando Glen Campell la ascoltò mentre era in tour e decise di inciderla.
I know every crack in these dirty sidewalks of Broadway
Where hustle’s the name of the game
And nice guys get washed away like the snow and the rain
There’s been a load of compromisin’
On the road to my horizon
But I’m gonna be where the lights are shinin’ on me
(…) Like a rhinestone cowboy
Riding out on a horse in a star-spangled rodeo
Campell è chiaramente stato uno riferimenti musicali di Springsteen nella stesura di “Western Stars”. L’eco del suo country-pop con arrangiamenti orchestrali è presente in tutto il disco.
Campbell incise il brano in un momento difficile della sua carriera. Il suo show televisivo “The Glen Campbell Goodtime Hour”, inizialmente molto popolare, era stato cancellato nel ’72. Il successo seguito alla pubblicazione di “Rhinestone Cowboy” lo riportò in testa alle classifiche sia pop che country e ottenne due nomination ai Grammy. Vendette un milione di copie concludendo l’anno come la seconda canzone più venduta negli Stati Uniti. Anche in questo caso il tema del brano era perfetto per Campbell in quella fase: la rivincita, la voglia di tornare alle proprie radici e alla sua semplicità. Il brano fu reinciso da Campbell nel 2013 per il suo ultimo album “See you there” pubblicato nel 2013, quattro anni prima della sua scomparsa.
La canzone essendo una pietra miliare della musica americana è stata incisa e rifatta da diversi artisti, non solo nell’ambito country. Esistono versioni dei Radiohead, dei Soul Asylum e anche di Belle and Sebastian ma nessuna raggiunge la perfezione che ne esalta l’anima intimista e riflessiva di quella incisa da Springsteen per “Western Stars”.