Una lunga intervista a Bruce Springsteen è stata pubblicata nell’edizione odierna del The Sunday Time Magazine e si apre con alcune considerazioni sulla situazione politica americana.
Springsteen è seduto nel suo camerino a teatro e quando parla della politica americana, sceglie con cura le parole, dipingendo il ritratto di un America più diseguale e divisa, come non mai. Pur essendo un noto sostenitore democratico non vede un futuro roseo per il suo partito che non riesce più a dialogare con l’elettorato che invece resta affascinato dalle promesse di Trump:
Al momento non vedo nessuno là fuori… l’uomo che possa battere Trump, o la donna che possa battere Trump. Abbiamo bisogno di qualcuno che parli un po’ la stessa lingua [di Trump]… e i Democratici non hanno un candidato presidenziale rappresentativo ed efficace.
Stimolato su una sua possibile candidatura politica, Springsteen ride e declina la proposta:
No, in alcun modo, in nessuna forma. Sarei terribile.
La buona notizia è che tornerà presto al suo lavoro diurno, come lo definisce lui, programmando un tour con la E Street Band che includerà delle date nel Regno Unito che per noi vuol dire Europa e ovviamente Italia. Conferma inoltre che è in programma la pubblicazione di un nuovo album, il primo da quasi cinque anni a questa parte, di cui si parla ormai da molto tempo.
Per mancanza di una parola migliore, è un album da cantautore, più di un disco solista.