di Andrea Volpin.
They’re closing down the textile mill across the railroad tracks (My Hometown)
Nel 1985, la multinazionale americana 3M decise che la sede di Freehold, New Jersey, non rientrava più nei suoi piani aziendali e, per tanto, nel giro di qualche mese avrebbe smesso la produzione e licenziato i 350 lavoratori dello stabilimento. In quasi tutto lo Stato la mobilitazione fu grande; i cittadini, i sindacati e il governatore del New Jersey, si resero conto che, molte realtà industriali, stavano chiudendo i battenti lasciando dietro sé strascichi sociali difficili da gestire.
Dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento di Freehold, il governatore del New Jersey Thomas Kean, chiese a Washington l’apertura dei sussidi di Stato per la disoccupazione e iniziò i colloqui con la dirigenza per capire quali margini di manovra avrebbero potuto esserci. Nel dicembre però, con una nota ufficiale, la 3M, comunicò che non ci sarebbe stato nessun ripensamento. Il colpo fu durissimo, soprattutto perché si avvicinavano le festività natalizie.
Oltre alla mediazione di Kean, si schierarono apertamente e si schierarono contro la decisione dell’azienda il senatore democratico Gagliano e molti cittadini, preoccupati del loro futuro e di quello dei loro figli. Tra questi cittadini ce n’era uno che in quegli anni si era creato una certa fama mondiale grazie alla sua musica e al suo impegno: Bruce Springsteen, nato a Long Branch ma cresciuto a Freehold. Nonostante tutto però, i loro appelli caddero nel vuoto, come cadde nel vuoto l’appello scritto, e pubblicato su diversi giornali locali e sul media nazionale Variety, da tutto il cast del seguitissimo telefilm Hill Street Blues in onda sulla rete nazionale NBC.
Alea iacta est (Caio Giulio Cesare)
L’azienda ormai era decisa a chiudere; in una nota comunicò alle unions che i costi dello stabilimento di Freehold erano insostenibili per la vastità del suo perimetro. Inoltre la concorrenza spietata del mercato asiatico non permetteva all’azienda di sperperare delle risorse nel mantenimento di strutture in deficit. Per i 350 lavoratori di Freehold, il Natale del 1985, si preannunciò molto triste.
Probabilmente, a Bruce, iniziarono a prudere le mani e così decise di non smettere di lottare e di dare seguito ad alcune iniziative in sinergia con i sindacati. Una di queste si concretizzò la sera del 19 gennaio 1986 ad Asbury Park, NJ.
Di fronte ad un pubblico di 550 persone e di altrettante 1500 in attesa di poter entrare, Bruce Springsteen e la E-Street Band, meno Nils Lofgren e Roy Bittan, si esibirono allo Stone Pony per quello che passerà alla storia come l’86 Jam Hometown Benefit For 3M Worker. Bruce iniziò il suo show alle 11:30 pm fino a tarda notte, aprendo le danze con My Hometown – mai canzone fu più appropriata – per poi proseguire con The Promised Land, Badlands, Darkness On The Edge Of Town, Stand On It, Ramrod e Twist And Shout. Appena prima di intonare quest’ultima canzone, Bruce, disse:
Sing real loud so those suckers in St. Paul can hear you
probabilmente, a St. Paul, Minnesota, dove c’era la sede della 3M, sentirono davvero le urla di Asbury Park.
Il successo fu enorme e il giorno successivo, molti media nazionali parlarono dell’iniziativa. Il segretario del sindacato Miller, ringraziò Springsteen e tutto lo staff dello Stone Pony per aver dato la possibilità ai 450 operai della 3M di poter dire la loro attraverso le parole roventi delle canzoni che Bruce scelse per la scaletta; una scaletta mirata proprio per mandare un messaggio.
Dall’altra parte l’imbarazzo fu enorme. La 3M, per voce del suo responsabile alle relazioni, Don Prial, autodefinitosi con poco tatto fan di Springsteen, rilasciò un’intervista dove sottolineò che per l’azienda non sarebbe cambiato nulla; ormai la decisione era stata presa. Poi cercò di sminuire il successo della serata, dicendo di essere stato presente all’evento e di aver visto il Boss spento e demotivato sul palco e solo per quaranta minuti.
Quello di Asbury non fu l’unico evento a cui Springsteen partecipò. Nei giorni precedenti il concerto, il cantante fece un versamento di 20.000 $ al fondo di solidarietà del sindacato mentre, il successivo febbraio, finanziò la realizzazione di una rappresentazione teatrale dal titolo “Lady Beth” i cui proventi sarebbero andati sempre al medesimo fondo.
Purtroppo però, la previsione di Prial, si concretizzò nel giugno del 1986 quando, per l’ultima volta, suonò la sirena della fine del turno. Quel giorno i macchinari della 3M di Freehold, NJ, smisero di funzionare e i cancelli si chiusero per l’ultima volta.
Son, take a good look around. This is your hometown (My Hometown)