“Because The Night” compie 40 anni

di Andrea Volpin.

Bruce scrive, scrive come un matto. Mette giù testi di canzoni e compone musiche; la sua testa sembra una rotativa che non smette mai di funzionare. Da quando ha iniziato il nuovo progetto ha già tradotto in musica ben diciannove testi. Tutti sono stati incisi, alcuni anche più volte, su traccia grazie all’incessante lavoro della E-Street Band e dell’enorme impegno profuso da Jon Landau alla produzione e Jimmy Iovine al mixer. Ma c’è una canzone, la ventesima, che arriva alla soglia dello studio della Record Plant di New York il 1° Giugno del 1977 che sembra inceppare questo meccanismo.

La demo che Bruce incide quel giorno è composta da un equilibrio di strumenti che si alternano alla perfezione introducendo il devastante – forse il più bello di tutte le canzoni di Darkness – sax di Clarence Clemons. La magia dell’intro di pianoforte del Professor Roy Bittan saluta l’ingresso di Steve e Bruce e della loro sei corde; il cerchio si chiude con la sezione ritmica e l’organo di Federici che fa la sua parte. Il tutto colpisce come un pugno sullo stomaco la sensibilità di Iovine che ‘sente’ che quel brano è un qualcosa di particolare; un qualcosa di mai sentito prima. Niente a che vedere con l’epico suono di Jungleland o con la roboante Born To Run e mai vicino alla complessità brani del passato; quelli di quando il Capo giocava a mischiare i suoni che avevano intrippato la sua adolescenza. Qua il suono è un pulitissimo rock dai contorni scarni, sicuramente essenziali, che delineano un perfetto sfondo pronto per un dipinto a cui manca solo il soggetto. Un soggetto che sembrava volersi rivelare.

Nonostante tutto – e per fortuna – la cosa non viene abbandonata, Bruce in cuor suo sapeva di aver in mano una carta da giocare; una di quelle giocate che da sole ti cambiano l’andamento della partita.

Jimmy Iovine, Patti Smith e Bruce Springsteen

Infatti a luglio, un mese dopo la prima registrazione, ecco che il Capo si ripresenta a cospetto della Band con qualcosa di più vicino a quello che poi sarà il vero volto di questo nuovo pezzo. Ma il soggetto, anche se inizia a farsi vedere, non è ancora del tutto delineato e Bruce non riesce ancora a disegnarci sopra una storia.

Giunge così la fine di settembre di quel 1977. Quella demo non è più tornata in studio; forse è stata sopravalutata. Bruce la lascia lì, incisa su una cassetta che, leggenda vuole, giace da qualche parte nello studio di registrazione. Non c’è tempo da perdere in progetti che non si concretizzano. Sono troppi  gli anni d’assenza dal circuito discografico e niente può giustificare un altro ritardo. Bruce se ne fa una ragione. Iovine no!

Presa la demo e convinto Bruce a prestargliela per un esperimento, l’ingegnere del suono esce dallo studio in cui sta lavorando con Bruce per raggiungere un altro studio dove Patti Smith sta mettendo insieme i pezzi di quello che sarà il suo terzo album in uscita nel 1978. Iovine le fa ascoltare la musica e poi le chiede di mettere insieme un testo che calzasse a pennello quel sound così accattivante. Patti all’inizio non mostra  particolare entusiasmo verso quel suono puramente rock ma dai tratti romantici; considera il brano poco consono al suo spirito.

Ma quella registrazione non era destinata ad andare persa.

Patti ci ripensa e inizia ad elaborare il testo, lo plasma, lo corregge, lo integra. Lo allunga e lo accorcia, attingendo dalla sua formazione poetica. Forse non sa ancora che sta per creare una delle più belle canzoni d’amore della storia del rock.

Nel marzo del 1978, tre mesi prima dell’uscita di Darkness On The Edge Of Town, la demo misteriosa di Bruce, appare in forma definitiva su Easter, il terzo disco di Patti Smith. La canzone è lì, fissa al posto numero 3 del lato A, finalmente ha titolo: Because The Night. Un titolo che, già di suo, racconta tanto e mette in luce quello che, già in fase embrionale, il brano aveva mostrato. Patti ha disegnato un modello perfetto solamente da cucire sulla stoffa che Bruce ha ritagliato in passato.

Ed ecco allora che due persone si trovano e la storia d’amore si consuma nel tempo di una notte. Una notte che sembra nasconderli e proteggerli dalle insidie del mondo esterno. E’ forse questo uno degli elementi che ha fatto sì che la canzone si allontanasse  dalla sfera narrativa di Darkness. Passione, trasgressione, amore e anche paura sono i sentimenti che i due corpi nudi si trasmettono. Il risultato è un fluido catartico e allo stesso tempo primordiale che scorre alla stessa velocità del gesto amoroso e che porta con sé tutto il carico umano che si cela dietro il sentimento più complicato, ma anche più bello, che l’uomo abbia mai elaborato.

La canzone ha un successo enorme e in poche settimane si piazza al 13° posto della classifica dei 100 singoli di Billboard. Successivamente, dopo l’inizio del Darkness On The Edge Of Town Tour, Bruce si riappropria della sua creatura riproponendola al suo pubblico nella sua versione originale. Nel 1986 poi, con la pubblicazione del mitico ‘quintuplo’: Live 1975-’85, la canzone esce su supporto per la prima volta a firma Bruce Springsteen. Nel 2010, con l’uscita di The Promise, Bruce ripropone la canzone con il testo originale.

Più volte Patti Smith ha confessato che la canzone l’ha salvata dalla povertà. Nel 2013 poi, durante la cerimonia A MusicCares Tribute To Bruce Springsteen, la stessa Patti, salendo sul palco,  ha ringraziato Bruce pubblicamente per averle regalato quel perfetto sfondo su cui andava solo disegnato un soggetto; un soggetto dal titolo Because The Night.

“Quella sera avevo appuntamento telefonico con Fred. Mi disse che mi avrebbe chiamata alle 18, e io ero in casa ad aspettare. Le ore passavano ma lui non chiamava, diventavo sempre più nervosa anche se non volevo ammetterlo a me stessa. Per passare il tempo, mi guardavo intorno e vidi la cassetta. La presi, la ascoltai. La musica era magnifica. Mi misi a scrivere il testo come in preda a una febbre, e venne fuori l’urgenza amorosa che mi travagliava. Fred chiamò, finalmente, alle 2 di notte. E la canzone era ormai finita”. (Patti Smith a proposito di Because The Night in un’intervista del 2006)

Discography
One comment to ““Because The Night” compie 40 anni”
  1. “Because the night”…ha accompagnato per anni le mie notti. Io nata gufo, io che mi alzavo la mattina imbambolata e cominciavo a vivere solo dopo la pennichella dopopranzo e alle prime ombre della sera mi saliva in corpo tutta l’energia che si teneva nascosta durante la mattinata, mentre tutta la famigliola già riposava tra le braccia di Morfeo, facevo tutto quello che la mancanza di energia diurna non mi permetteva di fare, pulizie, bucati, manicaretti, e poi mi rilassavo sul divano davanti alla tv.
    E puntuale arrivava “Fuori orario” con la sua strana sigla e la sua più strana musica che allora, suggestionata da quelle scene da film muto, tutto mi sembrava meno che una musica rock.
    E volete sapere quando ho scoperto che era una canzone scritta da Bruce Springsteen? non più tardi di qualche mese fa!
    Incomincio a pensare che non sia del tutto colpa mia che io abbia ignorato per tanto tempo il fenomeno musicale che Bruce rappresenta. Patty Smith… Patty Smith… tutti hanno sempre parlato di lei per questa canzone. Non so, forse non leggevo i giornali giusti…

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