L’editoria musicale è una branca dell’editoria spesso sottovalutata ma basilare per la promozione e la tutela dei diritti degli artisti autori della propria musica, soprattutto se hanno alle spalle una lunga e prolifica carriera autoriale come è il caso di Bruce Springsteen.
In questo ambito è recente la notizia che l’intera gestione delle edizioni musicali di Springsteen sarà d’ora in poi affidata a Universal Music Publishing Group, leader di mercato nel mondo, con uffici in 47 paesi fra cui Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Spagna, Scandinavia, Australia, Sud Africa e paesi Asiatici.
La UMPG amministra oltre 1 milione di copyright e gestisce i diritti di numerosi cataloghi prestigiosi, dalla BMG Music passando per le maggiori compagnie cinematografiche come Warner Bros Pictures, BBC, Canal Plus, Tiger Aspect e Working Title. La notizia anticipata dal New York Post è finalmente stata ufficializzata con tanto di firma sul contratto e dunque ora gestirà a livello mondiale tutti i diritti editoriali di Bruce Springsteen finora affidati a diverse aziende sparse in tutto il mondo.
Jody Gerson, CEO di Universal, ha così commentato l’evento:
Durante una carriera lunga più di 40 anni, Bruce Springsteen ha accumulato uno dei più iconici cataloghi di canzoni nella storia della musica [diciotto album in studio, più di 120 milioni di copie vendute di cui circa 64 milioni nei soli Stati Uniti, oltre ai suoi brani reinterpretati come cover da altri artisti. Siamo entusiasti di mettere tutte le risorse della nostra azienda a disposizione dell’espansione della popolarità della sua musica.
Dal canto suo Jon Landau, storico manager di Bruce, si è dichiarato entusiasta:
Siamo eccitati dall’idea di lavorare con Jody Gerson ed il suo team. Dopo 40 anni di realtà indipendenti era arrivato il momento di centralizzare il catalogo editoriale di Bruce. UMPG mette l’artista al centro del progetto, creativamente parlando, e gestirà al meglio gli incredibili e costanti cambiamenti del mercato editoriale. Non potevamo fare scelta migliore per il catalogo leggendario di Bruce.
Questa mossa non ha nessun impatto con la situazione a livello di contratto discografico, per il quale Springsteen resta legato a Sony tramite la Columbia Records.