Venerdì 7 ottobre, continua il tour promozionale legato all’autobiografia. Questa volta siamo a New York sul palco del New Yorker Festival nelle sale del municipio cittadino. L’evento andato sold-out in pochi secondi vede nel ruolo di intervistatore il giornalista David Remnick e anche in questa occasione Bruce non si fa pregare per una previsione elettorale:“Lui non vincerà”.
L’intervista durata circa novanta minuti ha coperto una vasta gamma di argomenti legati alla sua vita dal giovane musicista ad Asbury Park, all’infanzia a Freehold, il suo rapporto con il padre e ovviamente la sua opinione sul candidato Trump:
Quando era solo una specie di miliardario newyorkese, avrebbe potuto anche essere molto divertente. Ma non è divertente come candidato alla presidenza … Ha già fatto un sacco di danni … Non credo che stia per scomparire dolcemente nella notte … è una cosa molto pericolosa.
In platea ad ascoltarlo oltre la moglie Patti Scialfa, anche Elliott Murphy, Jon Landau e l’amica Patti Smith che ha avuto parole di elogio nei suoi confronti lodando l’onestà e la sincerità nelle risposte date nell’intervista.
Riguardo l’attuale presidenza di Barak Obama, Springsteen si è dichiarato ancora un suo fan nonostante il fatto che gli sarebbe piaciuto che su alcune questioni fosse andato oltre, come ad esempio nel settore della sanità pubblica:
Credo che possa essere ricordato come un buon presidente.
Remnick non lo ha fatto parlare solo di politica ma anche dei suoi trascorsi musicali a partire dalla sua prima band, i Castiles. Springsteen ha ammesso di aver invitato a fare jogging George Theiss, il cantante della band, in modo che gli rinfrescasse la memoria su alcuni dettagli. Dopo l’ascolto di un frammento di “Baby, I” da “Chapter & Verse“, Bruce riconosce che non si trattava di un gran pezzo, infatti non è mai arrivato a pubblicarlo. Il pubblico applaude ma lui sorridendo preferisce glissare: “Non è necessario, gente”.
Alla domanda se ci fossero storie che non aveva raccontato o di cui non poteva parlare, Springsteen ha sorriso sottolineando che se avesse voluto parlarne, ne avrebbe scritto lui stesso.
https://youtu.be/qTzhy0Fq4Vk
- Bruce Springsteen rails against Trump: ‘I’m a little afraid of his lasting effect on the country’ (Entertainment Weekly)
- Bruce Springsteen Slams Donald Trump at New Yorker Festival: ‘He Will Not Win’ (Billboard)
- Bruce Springsteen Is ‘Afraid’ of Donald Trump’s Lasting Effect on the United States (Vulture)
- Bruce Springsteen slams Donald Trump’s campaign as ‘a con job’: ‘It’s a very dangerous thing’ (New York Daily News)