E’ finalmente è arrivato il giorno in cui ci si può dedicare all’ascolto di “Chapter and verse” il compendio audio all’autobiografia del nostro. E’ l’ennesima raccolta di successi pubblicata da Springsteen dopo i due canonici “Greatest hits” (1995 e 2009), “The Essential” (2003) e “Collection: 1973–2012” (2013 solo in Europa e Australia). Siamo quindi a quota cinque compilation ma direi che si possono considerare interessanti la prima del 1995, con brani registrati ex-novo in studio con la riunita E-Street Band, e quella del 2003 per la presenza di alcuni inediti nella versione a da 3 CD.
“Chapter and verse” in realtà vuole essere qualcosa di diverso. Una sorta di concept cronologico che accompagna musicalmente la lettura del volume “Born to Run”. Il titolo è un modo di dire anglosassone traducibile con il nostro “per filo e per segno”. Ovviamente la scelta dei 18 brani può essere fonte di aspre discussioni sulla presenza o l’assenza di alcune canzoni ritenute fondamentali, ma se la si legge come un indice del volume tutto ha un senso. Ogni brano rappresenta un capitolo (chapter) dell’autobiografia dagli esordi con i Castiles ai giorni nostri.
Musicalmente la parte più interessante sono i primi cinque brani inediti. Documenti sonori delle origini artistiche con le prime band (The Castiles, Steel Mill e The Bruce Springsteen Band), finora mai documentate in maniera ufficiale ma di cui ora abbiamo anche alcuni dettagli:
Baby I : scritta da Bruce Springsteen e George Theiss, ed incisa il 2 maggio 1966 al Mr. Music di Bricktown (NJ) con The Castiles. Sonorità molto sixties, una carica di energia, musicalmente molto influenzata dalla British invasion di quegli anni.
You Can’t Judge a Book by the Cover : scritta da Willie Dixon ed incisa il 16 settembre 1967 al Left Foot di Freehold (NJ) con The Castiles. Decisamente più cattiva della precedente traccia siamo in ambito molto più rock and roll dalle parti di Chuck Berry.
He’s Guilty (The Judge Song) : incisa il 22 febbraio 1970 al Pacific Recording Studio di San Mateo (CA) con gli Steel Mill. Brano molto interessante. Si sente che siamo passati nei seventies e le composizioni stanno diventando più complesse e articolate.
Ballad of Jesse James : incisa il 14 marzo 1972 ai Challenger Eastern Surfboards di Highland (NJ) dalla Bruce Springsteen Band. Siamo dalle parti della West Coast per sonorità ed atmosfere e la voce di Bruce comincia a distinguersi.
Henry Boy : incisa nel giugno 1972 ai Mediasound Studios di New York da uno Springsteen in versione cantautore solista. Sono passate solo poche settimane dalla famosa audizione con John Hammond che gli valse il contratto con la CBS e con esso l’equivoco dylaniano.
Come si diceva sul resto della raccolta si potrebbe discutere all’infinito. Alcuni brani sembrano fuori luogo in una raccolta celebrativa ma le scelte sono state ponderate e Springsteen ha voluto sottolineare alcuni momenti precisi e fondamentali della sua vita, come ad esempio“Brilliant disguise” con il fallimento del primo matrimonio nel 1989 oppure “Living proof” dedicata alla nascita del primo figlio Evan James nel 1990.
“Thunder road” forse la mancanza più evidente ma è giusto così. Queste scelte vogliono raccontare il percorso umano e artistico di un grande personaggio. La colonna sonora c’è, non resta che attendere l’arrivo dell’autobiografia per leggere tutta la storia come mai è stata raccontata.
01. Baby I (01:55)
02. You Can’t Judge a Book by the Cover (02:54)
03. He’s Guilty (The Judge Song) (04:38)
04. The Ballad of Jesse James (05:30)
05. Henry Boy (03:17)
06. Growin’ Up (02:42)
07. 4th of July, Asbury Park (Sandy) (05:34)
08. Born to Run (04:30)
09. Badlands (04:01)
10. The River (04:59)
11. My Father’s House (05:03)
12. Born in the U.S.A. (04:37)
13. Brilliant Disguise (04:14)
14. Living Proof (04:44)
15. The Ghost of Tom Joad (04:21)
16. The Rising (04:47)
17. Long Time Comin’ (04:13)
18. Wrecking Ball (05:49)
Il disco è stato pubblicato nei vari formati digitale, CD ed LP come moda recente vuole. Quest’ultimo solo per Barnes & Noble è stato stampato con vinile colorato.