Una lunga intervista rilasciata a David Kamp, corredata dalle foto inedite di Annie Leibovitz, apre il numero di ottobre dell’edizione americana del mensile Vanity Fair. Lo strillo in copertina non lascia dubbi sul contenuto: BRUCE!
Molti gli argomenti trattati. Si parte dal suo rapporto con il pubblico che lo segue fedelmente da decenni e a cui cerca sempre di offrire il miglior spettacolo possibile ogni sera.
Si parla ovviamente e in maniera estesa del traguardo più immediato rappresentato dalla pubblicazione dell’autobiografia “Born to Run” a fine mese, ma anche del nuovo album in studio pronto da oltre un anno.
Le registrazioni sono finite, non ha ancora un titolo e non si conosce ancora la data di pubblicazione.
Sarà un disco solista ma non totalmente acustico come furono “Nebraska”, “The ghost of Tom Joad” e “Devils & dust”. Sarà piuttosto un disco cantautorale con sonorità anni ’60. Queste ispirazioni nascono da un approfondimento fatto da Bruce sulla collaborazione, alla fine degli anni ’60, tra il cantautore Jimmy Webb e il cantante Glen Campbell.
Dischi pop con un sacco di archi e strumenti. Insomma, il disco seguirà un po’ quella linea.